Buon giorno a tutti,
come state? Oggi vi racconterò la leggenda della
bellissima Ondina. Non ho sbagliato il titolo del post di oggi, siamo sempre
nelle Dolomiti, nel gruppo dello Sciliar-Catinaccio, Latemar e precisamente in
quest’ultima zona, il Latemar dove è presente un lago bellissimo, il lago di
Carezza.
Si tratta di un piccolo lago alpino situato nell’alta Val d’Ega a m.
1534 nel comune di Nova Levante, a circa 25 km da Bolzano, sotto il massiccio del
Latemar. Il lago è noto per i suoi meravigliosi colori e per questo in lingua
ladina viene chiamato anche “Lec de Ergobando” o “ arcobòan” cioè “Lago
dell’arcobaleno”.
Il nome del lago deriva, secondo la Guida del Touring
Club Italiano dalle “ Caricacee”, famiglia di piante dalle foglie larghe
lobate, (“carezza” sarebbe l’adattamento italiano del termine dialettale locale
che indica queste piante).
Attorno al lago è percorribile un sentiero
attrezzato, ma non è consentito accedere alle sue rive. E’ particolarmente
bello alla sera e al primo mattino, quando il gruppo montuaoso del Latemar con
il verde della foresta di Carezza si specchia nelle acque cristalline del lago.
Ma ho iniziato questo post nominandovi una leggenda relativa alle caratteristiche di questo lago, ve la racconto.
Ondina era una ninfa che ne abitava le acque. Lo stregone del Latemar se ne era innamorato e tentò più volte di rapirla. Un giorno, consigliato dalla strega del Masarè fece apparire sopra il Lago di Carezza un bellissimo arcobaleno allo scopo di attrarre la ninfa.
Quando quest’ultima uscì dalle acque vide lo stregone e fuggì spaventata. Allora il mago, preso da gran furore, prese l’arcobaleno e lo gettò in mille pezzi nel lago. Da quel giorno nelle acque del Lago di Carezza si rispecchiano tutti i colori dell’iride.
Questa estate che ne dite … quattro passi attorno a questo magico lago ? Chi lo sa …
A presto!
Romina
Ma ho iniziato questo post nominandovi una leggenda relativa alle caratteristiche di questo lago, ve la racconto.
Ondina era una ninfa che ne abitava le acque. Lo stregone del Latemar se ne era innamorato e tentò più volte di rapirla. Un giorno, consigliato dalla strega del Masarè fece apparire sopra il Lago di Carezza un bellissimo arcobaleno allo scopo di attrarre la ninfa.
Quando quest’ultima uscì dalle acque vide lo stregone e fuggì spaventata. Allora il mago, preso da gran furore, prese l’arcobaleno e lo gettò in mille pezzi nel lago. Da quel giorno nelle acque del Lago di Carezza si rispecchiano tutti i colori dell’iride.
Questa estate che ne dite … quattro passi attorno a questo magico lago ? Chi lo sa …
A presto!
Romina
Cara Romina
RispondiEliminaSciliar-Catinaccio .. Latemar e Lago di Carezza .. cosa mi fai ricordare .. che posti stupendi, chissà ora coperti di neve ..
Un abbraccio
feli
Sarebbe molto bello, se usasti foto, per le quali hai l'autorizzazione. La foto in mezzo é mia e non ho dato l'autorizzazione. Questo é un reato carissima Romina
RispondiEliminaBuongiorno Karl
RispondiEliminaMi scuso a nome della Romina e provvederò a fargli vedere la sua segnalazione.
Levo subito la sua foto nella speranza di non averle recato troppo danno.
Cordiali Saluti Gino Sartori