È finito da qualche settimana il “Ritorno dal Bosco”.
A mente fredda, ora che le luci si sono spente e la musica si è fermata, è
anche più facile ragionare su quello che abbiamo vissuto.
Che dire? Troppo
bella. Tutto perfetto: una piazza nuova di mattoncini — i San Pietrini
—, volontari super bravi, organizzatori capaci e instancabili, e — perché no —
anche il Comune merita un applauso
per i 50.000 euro stanziati.
Ma soprattutto, quello che ha reso speciale questa festa è stata la partecipazione di tutta la gente del paese:
un’unione, una voglia di aiutare e stare insieme che, onestamente, non si vede
in nessuna altra festa del nostro paese.
Insomma, guai a lamentarsi.
Io però — che sono “quello che sa solo
criticare”, come mi dicono davanti e dietro la schiena — una piccola
riflessione me la faccio lo stesso.
La frase delle locandine diceva:
“Ritornano gli uomini e gli animali.
Ritornano gerle, scalà, barele, barossi, slite, seghe e segoni.
Ritornano strie, orchi, anguane e salbanei.
E ritorna pure il bosco.”
Ma quel bosco
— come ricordava lo slogan — non è quello romantico delle fiabe. È quello vero, che avanza inesorabile verso le
case, perché ormai di manutenzione del
territorio se ne fa sempre meno. 🌲
E così, mentre le nostre pagine social
celebrano il “Ritorno dal Bosco” con entusiasmo e nostalgia, io penso che —
finita la festa — tornano anche i problemi
di sempre.
La mancanza del medico.
Il gas Radon, di cui non si
parla: è la seconda causa di tumori ai
polmoni dopo il fumo, e pochi sanno che il nostro paese è tra le zone a rischio( Vedi Articolo: 🟠 Radon: il gas invisibile che respiriamo a Valdastico. Qualcuno ci dà spiegazioni? Di Gino Sartori • Pubblicato il giugno 08, 2025.)
La cava e le sue polveri.
Il ponte di Pedescala e la sua
sicurezza.
I camion della cava, più di 300 al giorno.
La mancanza di negozi, la chiusura di pizzerie e ristoranti, e i pochi posti
dove dormire a prezzi contenuti.
La piazza è finita — dopo due anni di lavori — ma l’antica strada di San Pietro è ancora tutta sottosopra,
in attesa che finiscano i lavori… per fortuna, là ci abitano in pochi.
E poi il bosco che avanza, la spesa dei trasporti per i nostri studenti, e la nuova scatola vuota dell’Ostello dei Forni.
Tutti temi di cui ho già scritto, su cui ho
anche mandato PEC all’amministrazione.
Mai ricevuto una risposta.
Spero davvero, con tutto il cuore ❤️, che la nostra amministrazione inizi a fare qualcosa di concreto per questi problemi — che, tra l’altro, sono solo una parte di tutti quelli che ci sono.
E, permettetemi di dirlo, sarebbe anche ora di
guardare avanti, di pensare al futuro e non solo alle robe
passate, in un mondo che corre veloce e
non aspetta nessuno.
Lo dice uno che ha sempre creduto che il passato non si deve dimenticare.
Però va bene così, continuiamo pure con le
feste:
panini
onti, buona birra, musica e allegria. 🍺
Tanto, alla fine, basta una banda che suona per non sentire ciò che non si vuole ascoltare. 🎺

