Ho già scritto quattro volte su questa vicenda, e con questo post spero di chiudere definitivamente l’argomento. Non tanto perché i numeri non parlino da soli – 417.500,24 € spesi per un’opera che doveva essere conclusa il 22 agosto 2023 – ma perché mi rendo conto che qui, nella nostra comunità, l’interesse sembra scarso 😶.
Sul blog ho messo un orologio che segna, giorno
dopo giorno, il ritardo dei lavori. È lì, muto ma implacabile ⏰. Eppure la sensazione è che non importi a
nessuno.
Alla fine, c’è un detto che dice: “Chi è causa del suo mal, pianga se
stesso”.
Io la mia parte l’ho fatta: informare,
documentare, condividere 📸.
Ora, però, una domanda mi sorge spontanea: l’ente
che ha messo i soldi, e non sono spiccioli, viene mai a controllare come
vengono spesi? Oppure basta erogare fondi e poi chi s’è visto s’è visto?
Adesso cosa si farà di questa scatola vuota che doveva diventare
un ostello per i giovani, e quanti soldi si dovranno spendere ancora prima di
finirla?
Perché passando davanti, quello che ho visto è abbandono totale (le foto parlano da sole): erbacce alte 🌱, due porte inspiegabilmente aperte 🚪, e soprattutto il retro… lasciato al grezzo. Anzi, più che al grezzo sembra un “rustico moderno”, pronto per una fiera del fai-da-te: ci mancano solo due sdraio e una griglia 🔥 e potrebbe diventare il nuovo ritrovo estivo del paese.
Sorrido amaramente, perché non resta molto altro
da fare.
Scriverò comunque una PEC all’amministrazione comunale, allegando queste immagini. Non servirà a niente come tutte le altre che ho mandato, ma almeno resta traccia di ciò che è sotto gli occhi di tutti.
Stato parte retro dello stabile |
Poi basta. Chiudo qui.
Perché a volte bisogna anche saper mollare: la mia parte l’ho fatta, quella di
informare.
gino
Post già scritti su questo argomento:
La canonica dei Forni ostello per pellegrini o per camion della cava.