siamo arrivati alla fine del nostro viaggio virtuale attraverso i Monti Pallidi, ne abbiamo percorso di strada … abbiamo conosciuto montagne che tutto il mondo ci invidia.
Utilizzando le informazioni dei post che abbiamo letto, potremmo prendere lo spunto per qualche gita da fare nel corso dell’anno 2014 che sta per arrivare e cosa ancora più importante, abbiamo visitato paesaggi diversi, anch’io personalmente tante cose non le sapevo, ma grazie a questo blog tutti noi abbiamo arricchito il nostro prezioso bagaglio culturale.
Oggi cammineremo nell’unico gruppo delle Dolomiti che si eleva ad ovest del fiume Adige, siamo precisamente nel gruppo delle Dolomiti di Brenta: Cima Tosa, Campanile di Brenta … questi nomi vi dicono qualche cosa? Oggi siamo qui.
Ma vediamo un po’ di notizie in merito a questo gruppo …
Le Dolomiti di Brenta sorgono all’estremità occidentale dell’area dolomitica a ovest dell’Adige, e si presentano come un’isola di dolomia, delimitata ad ovest dalla faglia delle Giudicarie, imponente linea tettonica che segna la separazione della piattaforma carbonatica dai gruppi intrusivi dell’Adamello e della Presanella.
Il massiccio ha uno sviluppo nord-sud lungo 40 chilometri e una larghezza est-ovest di 12 chilometri. Diversamente da altri gruppi dolomitici, dove tutto è snellezza di linee e plasticità di masse, questa superba dorsale di rocce calcaree e dolomitiche presenta forme maestose e austere, dove le pareti rocciose culminano in picchi e diedri delle più svariate forme e dimensioni. Il Campanil Basso è la guglia che più di ogni altra ha infervorato generazioni di alpinisti e amanti della montagna. Processi di erosione selettiva hanno modellato le massicce bancate di Dolomia Principale, scolpendo questo slanciato pinnacolo, incastonato nel cuore del Gruppo di Brenta al cospetto di Cima Tosa e del Campanil Alto, alla testata della Val Brenta.
Dal punto di vista geologico, questo gruppo montuoso documenta una storia lunga e complessa a partire dal Permiano fino al Giurassico. In particolare sono ben preservate le testimonianza della successione Norico-Liassica, che qui ha caratteristiche peculiari in quanto racconta la transizione tra la cosiddetta piattaforma di Trento e il Bacino Lombardo. Tutte le fasi dell’evoluzione strutturale e stratigrafica di quell’intervallo di tempo sono superbamente espresse, così come lo è la tettonica.
Dal punto di vista geomorfologico, il sistema presenta tre caratteri salienti: una vastissima gamma di forme connesse ai fenomeni tettonici sia a media che a grande scala ( scarpate e valli di faglia, guglie e pinnacoli lungo fratture); un carsismo molto sviluppato con forme superficiali ( campi solcati, doline, sorgenti) e sotterranee (grotte e inghiottitoi); un’esemplare casistica di forme relitte (riconducibili all’azione di antichi ghiacciai), e di forme erosive attuali (legate ai fenomeni di gelo e disgelo).
Non male come zona … è stata l’ultima del nostro giro, ma non ha nulla da invidiare alle altre percorse.
E per finire, non poteva mancare la classifica degli appartenenti al gruppo, ecco a voi:
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Cima Tosa: 3.173 m
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Cima Brenta: 3.150 m
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Crozzon di Brenta: 3.118 m
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Cima Vallesinella: 3.114 m
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Cima d’Ambiez: 3.102 m
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Cima Mandron: 3.040 m
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Spallone dei Massodì: 2.999 m
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Cima Falkner: 2.999 m
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Cima Vallon: 2.968 m
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Cima Brenta Alta: 2.960 m
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Cima Agola: 2.959 m
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Cima d’Armi: 2.951 m
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Campanile di Brenta: 2.937 m
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Campanil Basso: 2.883 m
Alla prossima! Ciao
Romina
Qui ci vorrebbe il vecchio Heinz, vero Gino???
RispondiEliminaIl vecchio Heinz e le sue battute ci starebbero proprio bene, come la va...sempre agli studi?
EliminaStame ben.....il vecchio gino
Quante volte ha nominato il Campanil Basso?
EliminaIo sto bene, in partenza da Padova per ritornare in valle...sotto le feste ci vediamo, il giovin Nicolo'