Tutto ebbe inizio alcuni anni fa quando, dopo la laurea in medicina veterinaria, decisi di accostarmi al mondo dell’allevamento delle capre da latte,
sia per cercare di sopperire alla mancanza di assistenza veterinaria che c’era in provincia per questa specie considerata minore, sia per iniziare a costruirmi uno sbocco professionale. Non avevo mai visto una capra da vicino, anche all’università è un animale che purtroppo non viene preso molto in considerazione. Il primo contatto con queste strane creature mi fu fatale. Esercitarono un fascino talmente potente su di me che decisi quasi subito che dovevano far parte della mia vita. Dopo alcuni mesi iniziai ad organizzare gli spazi per accoglierle, portammo a casa le prime 3 caprette. Iniziai così veramente conoscere questa specie meravigliosa, fiera ed affettuosa, con una discreta dose di intelligenza associata ad una caparbietà senza limiti, selvatica e mai del tutto soggiogata al volere dell’uomo.
Fin da subito pensammo ad un futuro di caseificazione e vendita di formaggi, pur non sapendo da che parte iniziare. I primi anni frequentai tutti i corsi di caseificazione che riuscivo a trovare, mi aiutarono molto i colleghi che già allevavano capre e facevano formaggi, con consigli e prove pratiche. Scoprii un mondo che ignoravo, mi innamorai della materia prima il latte come delle caprette. Provai il grande piacere che si ha quando
si lavora con qualcosa di vivo: la variabilità data delle stagioni, dai diversi periodi di lattazione, da alimenti differenti dati agli animali, come cambiano i sapori e le consistenze dei prodotti a seconda del nostro modo di caseificare… Fu una conquista il primo formaggio commestibile. Piano piano aumentarono il numero degli animali allevando le caprette che ogni anno nascevano a casa nostra, e iniziammo a pensare alla costruzione di una stalla a Valli del Pasubio, dove sarei andata a vivere una volta sposata. Il percorso è stato tortuoso un sacco di burocrazia , un sacco di carte, moduli, progetti, se non fossimo stati assolutamente determinati ad arrivare fino in fondo probabilmente avremmo mollato strada facendo, scoraggiati da continui ostacoli e da attese snervanti. Alla fine ce l’abbiamo fatta, la stalla è uno spettacolo e le caprette nel frattempo sono diventate 30. Ci piaceva l’idea di dare all’azienda un nome che fosse legato al territorio e allo stesso tempo fosse originale e sognante. Ecco che Grattanuvole ha fatto al caso nostro.
Così infatti è conosciuta in paese la cima Forni Alti del Monte Pasubio che si staglia nel cielo ed accoglie i visitatori che ci vengono a trovare .
Indirizzo: Via Prà 35 – Valli del Pasubio
Mail: Alice.pertile@libero.it.
Nessun commento:
Posta un commento