31 luglio 2013

UN PASSO DOPO L'ALTRO: IL CAMMINO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA.


Cari blog-pellegrini,
oggi è il grande giorno, l’apostolo San Giacomo ci aspetta a braccia aperte, oggi arriveremo a Santiago de Compostela.
Partiamo presto, il sorriso sul nostro volto è più luminoso di sempre, la fatica … oggi non sappiamo cosa sia, e allora partiamo !!
Si respira già l’aria dell’arrivo, il cammino si alterna sempre tra prati e piccoli paesini. Arriviamo alla località di Labacolla e attraversiamo il ponte sopra alle acque del fiume dove i pellegrini un tempo, erano soliti lavare se stessi e gli abiti prima di arrivare purificati a Santiago.
Continuiamo il cammino ed ecco il cartello – Monte do Gozo -, ( monte della gioia).
Saliamo questa piccola collinetta, in cima, il monumento dedicato a Papa Giovanni Paolo II che ne ricorda la sua visita avvenuta lì nel 1992.
Dal Monte de Gozo si vedono in lontananza la città di Santiago e le torri della Cattedrale.
Quando si scende da questa collina, purtroppo si attraversa una zona piena di bassi e grigi prefabbricati, assieme rappresentano il rifugio del Monte de Gozo, un’immagine bruttissima da vedere, sarebbe stato meglio costruire il rifugio da un’altra parte e lasciare la collina intatta.
Continuiamo la nostra camminata ed eccolo, il cartello stradale che ci indica di essere a Santiago, nella – città di pietra – nella città che nel 1985 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Evviva, siamo arrivati. Il passo si fa veloce, lo zaino non si sente più … passo dopo passo, sempre più di corsa,  fino al cospetto della Cattedrale di Santiago de Compostela.

La gioia non si può esprimere, l’impresa è stata compiuta, siamo arrivati dall’Apostolo San Giacomo.
Entriamo nella Cattedrale, per ringraziarlo di quanto vissuto in questa esperienza.

Ma prima qualche notizia sulla Porta Santa, detta anche del Perdono, sul Portico della Gloria e sui riti da svolgere in Cattedrale.
La Porta Santa, detta anche del Perdono viene aperta solo durante gli anni santi, ovvero, ogni volta che il 25 luglio, giorno di San Giacomo, cade di domenica.
Il Portico della Gloria è un gruppo scultoreo romanico, opera di Maestro Mateo, iniziato nel 1188.
E’ formato da tre archi: quello centrale in particolare è presieduto dal Cristo Glorioso circondato dai quattro evangelisti. La colonna centrale rappresenta l’albero di Jesse che raffigura la storia genealogica di Cristo ed è sormontata dalla statua dell’Apostolo San Giacomo che sostiene una pergamena con l’indicazione – mi mandò il Signore -. I cinque solchi presenti sulla colonna, sono usati per appoggiarvi la mano come ringraziamento e richiesta di benedizione o grazia all’apostolo.
Ai piedi della colonna, dalla parte opposta a quella di San Giacomo, c’è la statua che ritrae Maestro Mateo in ginocchio che guarda l’altare maggiore in atteggiamento da penitente e sulla pergamena c’è la scritta: - architectus -. E’ chiamato anche il santo dei bernoccoli: è usanza dare tre piccoli colpi con la testa alla statua per ottenere un po’ di intelligenza e saggezza del santo ovvero: la scienza dello scultore, la saggezza di chi conosceva le sacre scritture rappresentate, l’umiltà di chi dopo aver realizzato quest’opera importante, si vuole raffigurare come un penitente.
I riti in Cattedrale sono tre:
*porre la mano nei solchi alla base dell’albero di Jesse, al centro del Portico della Gloria, inchinandosi a Cristo e all’Apostolo Giacomo per chiedere tre grazie.
*battere il capo per tre volte su quello di Maestro Mateo, autore del Portico.
*l’abbraccio all’Apostolo salendo sul retro dell’altare.
Ma lo so che volete che vi parli anche di un’altra cosa che – vola-, è proprio il caso di dirlo, tra le navate della cattedrale: il botafumero.
La sua origine risale al 1554 e fu costruito grazie ad un’offerta del re Luigi XI di Francia.
L’originale in argento fu rubato dalle truppe francesi nel 1809 e fu sostituito da uno in ottone argentato.


Pesa 50kg ed è alto cm 110. E’ appeso alle travi della cupola e ci sono otto addetti che lo fanno oscillare sopra l’altare e lungo l’asse del transetto. La funzione nel passato era di purificare l’aria perché la Cattedrale, come altre chiese del Cammino, dava ospitalità ai pellegrini anche la notte.
Ora rimane solo la funzione liturgica di purificazione.

Qui sotto il sarcofago dell'apostolo San Giacomo il Maggiore.
La statua dell'apostolo San Giacomo il Maggiore sul retro dell'altare.
Ecco qui, miei cari compagni, assidui lettori di questo bellissimo blog, siamo arrivati tutti assieme a Santiago, ma che ne dite di raggiungere anche Finisterre?  Su, miei compagni di

 
viaggio, che nel prossimo post vedremo l’oceano, un faro e un paracarro particolare, quello che indica il – km zero -.
Romina

2 commenti:

  1. Ben arrivata Romina! Noi del blog non siamo arrivati al 25 Luglio ma al 31! Meno male perché tra poco parto anch'io in ferie e volevo sapere prima come andava a finire....Un giretto a vedere l'oceano però ci sta!

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  2. Ciao Anna,

    ok, prima giretto a Finisterre e poi buone ferie!!
    Ciao
    Romina

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