Miei cari compagni di viaggio, siete pronti ad entrare
nel monastero benedettino di Samos, uno dei più antichi ed importanti di
Spagna?
Ecco, è di fronte a noi … non ci resta che entrare.Tra un passo e l’altro un po’ di storia di questo imperdibile luogo del Cammino.
Il monastero benedettino di Samos, simbolo culturale della Galizia, fu costruito in vari periodi e contò della protezione di vari re e papi.
Si osservano nel suo insieme strutture romaniche, gotiche, rinascimentali e barocche.
Fu fondato nel secolo VI da San Martín Dumiense che lo dedicò ai martiri di Antiochia: San Julián e Santa Basilisa ma, il complesso architettonico attuale, proviene quasi tutto dai lavori effettuati nel periodo compreso tra il secolo XVI e il XVIII.
La facciata principale, di stile barocco e realizzata in pietra lavorata, ha due facciate, quella della chiesa e quella del monastero. Nella prima, la più importante è presente una scala che si ispira a quella della piazza dell’ Obradoiro a Santiago.
La chiesa, di stile neoclassicista (metà del secolo XVIII), ha tre navate: quella centrale, di maggior altezza e larghezza delle altre due, forma assieme al transetto, la figura di una croce latina. Nell'unione dei due bracci si alza una cupola, il tutto sostenuto da quattro archi a tutto sesto.
La costruzione del monastero è organizzata attorno a due chiostri.
Il secondo chiostro, il chiostro grande o di Feijoo è del fine secolo XVII, il suo stile mostra la transizione del rinascimento al barocco.
All’interno
del monastero la guida ci mostra bellissime pitture murali che raffigurano la
vita monastica di San Benedetto. A partire dal 1957, infatti quattro pittori importanti
si susseguono : José
Luis Rodríguez, Enrique Navarro, Celia Rodríguez Cortés e Juan Parés nel creare
questo particolare racconto visivo della vita di San Benedetto.
Ma
altri 2 luoghi sono significativi in questo monastero: la chiesa e la sacrestia
e vi entreremo nel prossimo post.
Un
saluto a tutti.
Romina
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