8 maggio 2013

UN PASSO DOPO L'ALTRO: IL CAMMINO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA

Ma chi ci aspetta a Santiago de Compostela ?
Ci aspetta a braccia aperte l'aposto San Giacomo il Maggiore. Leggiamo assieme un po' la storia di San Giacomo ricordando, che il nome Giacomo, viene tradotto in spagnolo in Santiago.

Dopo la morte di Gesù gli apostoli che l'hanno seguito si disperdono ad annunciare il Vangelo. Secondo la tradizione, l'apostolo Giacomo il Maggiore arriva nella penisola iberica, attraversa l'Andalusia e giunge fino alla remota, celtica Galizia.

Ritornato in Palestina muore martire, primo tra gli apostoli, decapitato nel 42 o nel 44 - la data non è certa - da Erode Agrippa.I discepoli, Teodoro e Anastasio, ne trafugano il corpo, lo trasportano su una barca, ( la leggenda dice  guidata da un angelo ), nuovamente in Galizia, fino a Iria Flavia, il porto romano più importante della zona, per poi seppellirlo nel vicino bosco " Liberum Donum ", presso il quale erigono un altare.

Così, il corpo dell'apostolo torna alle terre che lo avevano visto all'opera come annunciatore del Vangelo. Passano i secoli, durante i quali, anche a causa di persecuzioni e proibizioni a visitare il luogo, la tomba viene dimenticata fino a perderne le tracce.

All'inizio dell'VIII secolo, gli Arabi invadono la penisola iberica nel nome di Allah, conquistandola quasi tutta e minacciando il resto dell'Europa. In questa realtà, intorno all'anno 813 nella Galizia, l'eremita e pastore Pelayo comincia a vedere ogni notte, sul monte Libradòn, delle misteriose luci sul tumulo di un campo. Gli appare quindi in sogno l''apostolo Giacomo che lo invita a scavare lì per riportare alla luce il suo sepolcro. Pelayo informa Teodomiro, vescovo di Ira Flavia, che dà ordine di cercare sul monte; durante i lavori viene alla luce un'arca di marmo nella quale si trovano i resti di un uomo decapitato.

Si grida al miracolo e la notizia della scoperta della tomba di San Giacomo comincia a diffondersi.
Vengono traslate le reliquie del Santo Apostolo in Compostella, dove immediatamente sorge un
santuario. Il luogo diviene così meta di un continuo pellegrinaggio e a rafforzare questa fede il fatto d'arme di Clavijo, una delle tante battaglie della Reconquista spagnola.

A Clavijo le schiere cristiane stanno per essere sopraffatte da quelle arabe. Tutto sembra perduto, quando l'invocazione a San Giacomo capovolge le sorti della battaglia, che si trasforma in una sconfitta per i Mori (gli Arabi).

Si grida al miracolo da parte dei guerrieri cristiani, i quali giurano di aver visto il Santo, armato di spada, cavalcare su un bianco destriero, innanzi a loro, contro la linea nemica, infrangerla ed ecco da dove deriva l'appellativo di - Santiago matamoros (che uccide i Mori).

Da quel giorno la fama di San Giacomo Maggiore Apostolo, quale santo guerriero da invocare all'inizio di ogni "buona battaglia" contro i nemici della Cristianità, travalica i confini della stessa Spagna, che peraltro lo ha eletto a suo celeste patrono.

Dappertutto comincia a radicarsi la consuetudine di festeggiare il Santo, il 25 luglio, giorno della traslazione a Compostella delle sue reliquie.

Fonte: Guida al Cammino di Santiago de Compostela ed. Terre di Mezzo e notizie varie raccolte lungo il percorso.

***  Curiosità nel Cammino:


 Ecco una foto che ho scattato all'interno della Cattedrale a Santiago de Compostela: si tratta della statua di Santiago Matamoros dove potete vedere il Santo sul cavallo bianco, la spada in mano, calpestare persone che raffigurano i Mori, ovvero gli Arabi.

La comunità araba risentita di questa immagine, ha chiesto tanti anni fa, di togliere la statua, ma la cosa e' stata rimediata mettendo dei fiori.

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