21 gennaio 2013

"LA GHIANDAIA" by Luigi Sebastiani



NOME SCIENTIFICO: Garrulus glandarius
Ordine: Passeriformes
Famiglia: Corvidae

La Ghiandaia è lunga circa 34 centimetri e vanta un’ampiezza alare che arriva a 53 centimetri. Il piumaggio è marrone rosso, le penne delle ali sono blu chiare e contornate di nero. Quando vola diventa visibile anche il dorso bianco. Vola solitario o in piccoli gruppi a grande distanza l'uno dall'altro, quasi mai in stormi ed è in grado di coprire grandi distanze.
La sua dieta è composta da uova d’uccello, cuccioli, topi, grandi insetti e larve. Per arricchire la propria dieta non disdegna nutrimenti vegetali come ghiande, noci, fagioli, patate, mele, fichi, bacche e cereali. In inverno nasconde le sue provviste nella corteccia degli alberi, nei ceppi o nel suolo. Grazie alla conservazione delle provviste in certi luoghi di raccolta è in grado per tutto l'anno di mangiare il suo cibo preferito: le ghiande.

All'inizio d'aprile costruisce tra i rami degli alberi della foresta il suo nido piatto, non molto staccato dal terreno, di solito a un'altezza di 2 metri. Viene preparato con sterpi, rami e fili di fieno. L’interno è ammorbidito da radici sottili e muschio. La femmina depone dalle 5-7 uova grigiastre, una volta soltanto all’anno, dalle macchie marroni, la cova va dalla fine di aprile a giugno e dura 16 - 17 giorni. Le femmine e i maschi si danno il cambio. Dopo l'uscita dei piccoli dall'uovo questi restano nel nido per 19-20 giorni.

Nei settori meridionali ed occidentali dell'areale riproduttivo la specie è sedentaria, mentre nelle porzioni più nord-orientali dell’areale gli individui nidificanti possono compiere spostamenti di tipo irruttivo. La massima percentuale degli inanellamenti effettuati nel territorio nazionale corrisponde ai mesi tardo-estivi e autunnali, dalla fine di agosto a novembre. Gli uccelli ricatturati in Italia di origine estera risultano essere stati inanellati in un’area posta a N-NE rispetto al nostro Paese. Lo spostamento più rilevante, di oltre 1.400 chilometri, ha portato una Ghiandaia inanellata sul Courish Spit (Kalinigrad, Russia baltica) fino nelle Marche orientali.
In accordo con i dati raccolti per il progetto MITO2000, la distribuzione e abbondanza della specie è influenzata positivamente dalla presenza di boschi; nella regione continentale una particolare importanza è rivestita dalla disponibilità di boschi di querce caducifoglie mentre nella subregione mediterranea peninsulare assumono maggiore rilievo i boschi a prevalenza di pini montani e oromediterranei; in Sicilia la presenza di frutteti comporta un cambiamento di abbondanza da 1,12 a 1,97 coppie/10 punti. Nelle città italiane, la Ghiandaia tende a occupare settori cittadini più periferici o aree suburbane.

 
fonte testo: www.uccellidaproteggere.it

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