A monte di Contrà Costa, in territorio di Valdastico, si apre uno dei più suggestivi ed articolati impluvi della vallata dell'Astico: dai precipizi stratificati del Campolongo e della Brutta Bisa valloni inquietanti e vai selvaggi precipitano nell'asta principale del Valòn, ampia spaccatura che va ad intaccare le pareti della bastionata. Val del Corvo, Val dell'Orso, Val della Fontana, Costa dei Fagàri, Val del Scàlon, solo per citare i solchi più profondi.
Difficile supporre un collegamento con i boschi del Campolongo con un terreno tanto arduo. Invece i sentieri di collegamento ci sono, benchè pochi. Sono più numerosi i sentieri che si fermano a ridosso delle pareti finali perchè i valligiani hanno penetrato in tutti i sensi questi valloni, nel tentativo di sfruttare ogni esigua risorsa. La fienagione, il taglio del bosco, le carbonaie obbligavano i valligiani a pernottamenti nella parte medio-alta della valle: si utilizzavano come ripari i vari "cògoli ", alla base delle pareti con pali e fascine si costruiva il giaciglio appena riparato da frasche posticce.
Le alluvioni rendono arduo il mantenimento di un preciso tracciato di fondovalle a partire dai 1000 metri in su; il sentiero è assai incerto anche in uscita dal Valòn. Qualche tacca rossa non sempre evidente e qualche ometto aiutano nella scelta della direzione.
Liverio Carollo
Raccomandiamo comunque di farsi accompagnare da una guida o da un abitante della zona che conosce questi difficili sentieri.
Un video bellissimo, magico, .....probabilmente in tutto il vostro viaggio sarete stati seguiti da tutte le creature fantastiche che popolano il bosco e che sono a guardia di tutti quei meravigliosi luoghi che ci fai vedere!!!
RispondiEliminaRiprendendo e fotografando luoghi magici sei diventato un mago dei video e noi, che ci lustriamo gli occhi guardando e percorrendo comodamente da casa sentieri faticosi, siamo felici!
Ciao Clara
RispondiEliminaSpero tutto ok all'ombra della "Madonina"
Ti devo dire che in questa camminata potevano pararsi davanti a me gli orchi, le anguane e i salbanei ma dalla fatica non li avrei neanche visti.
Per fortuna dalle foto ho visto quello che durante il trekking non vedevo perchè offuscato dalla fatica.
Una volta pensavo che per fare belle foto ci volessero sempre giornate di sole, ma come vedi anche giornate nuvolose e con nebbia hanno il loro fascino.
Un abbraccio Jino
Desso Jino a gò capìo...
RispondiEliminala to "cotùra"...
ne sono sicuro,un battito d'ali una leggera brezza,un richiamo lontano,uno spirito libero,li tra le pieghe, avete cercato? Un'ombra fuggente, inquieta,vi ha visti ,sentiti,spinti, avete teso l'orecchio ,peccato,ma non disperate voi che osate il suo canto vi sfiora ancora, forse per sempre...
RispondiEliminaCaro Gino, ho chjaccherato un paio di minuti con Gianni della Daniela e la proposta di "lanciare" il percorso San Pietro - forte di Campolongo mi sembra una idea geniale.
RispondiEliminaComplimenti per tutti i partecipanti all'impresa, jenio.
Cerco qualcuno che conosca il percorso della val fontana al Campolongo
RispondiElimina