Nelle cronache della Valle di Mezzo si racconta di un’antica promessa: aprire sentieri e cammini, così che viandanti e pellegrini potessero attraversare boschi e fiumi senza smarrirsi 🏞️.
Gli Anelli delle Anguane – un’opera nata già nel lontano 2018 grazie al coraggio e all’ingegno di un privato cittadino 💪 – erano lì, splendenti e pronti a essere custoditi. Ma l’Amministrazione del 2019, che in quelle mosse aveva giurato di valorizzarli, parve accorgersi della loro esistenza solo molti inverni più tardi ❄️… quasi fosse un segreto rimasto nascosto tra le rocce ⛰️.
E la pista ciclabile? 🚴♂️ Promessa come un filo d’argento lungo il Torrente Astico, ora giace dimenticata, avvolta da erbacce alte come mura 🌱🌱🌱… dove più che ciclisti si incontrano rospi 🐸 e serpi 🐍.
Quanto alla misteriosa “manutenzione della struttura/opera pubblica”, il popolo della Valle ancora si interroga 🤔: quali mura? quali ponti? quale opera? Nessuno lo sa. Forse è un incantesimo mai pronunciato 🔮, un’ombra scritta su pergamene elettorali 📜 e poi dissolta nell’aria.
Eppure, nonostante questa sfilza di promesse mai mantenute, il Viandante non riesce a comprendere come il Popolo abbia scelto di affidare ancora le proprie sorti a quegli stessi Signori per altri cinque anni ⏳. Forse non sanno leggere 📖, o forse non leggono proprio.
E tuttavia, dentro di sé, il Viandante è convinto che, se oggi vi fossero nuove elezioni 🗳️, il Popolo li rivoterebbe ancora… come incantato da un sortilegio che nessuno osa spezzare 🌀.
gino