«Nel terzo rotolo sacro, inciso con inchiostro verde speranza,
si narrava di ponti da ricostruire e allargare, sentieri da riaprire, piazze da
far fiorire, ostelli e foresterie da aprire.
Ma nella Valle di Mezzo… il vento ha portato via l’inchiostro,
e ha lasciato solo la pergamena bianca e le promesse volate via nel vento.»
Un tempo, tra le alte vette e i torrenti nebbiosi
della Valle di Mezzo, si diffuse voce d’un piano epocale:
il Regno dei Governanti prometteva Lavori Pubblici grandiosi.
🛠️ Si parlava di
strade nuove, marciapiedi risanati, piazze illuminate dal sapere e dalla
bellezza.
E il popolo… credette. Perché nel dire, erano maestri.
I sapienti dell'Est, quelli che stavano sull’altro
lato del fuoco del Consiglio, si mostrarono inizialmente guardinghi.
«Attenti!» dicevano. «Non fidatevi dei proclami, ma giudicate dai fatti!»
Ma il tempo, ahimè, logora anche le spade più
lucenti.
Quando la nebbia del potere si posò sui colli,
anche gli oppositori — coloro che un tempo denunciavano il nulla —
⚔️ si unirono al Re che
governa, stringendo patti segreti,
in nome di una stabilità che puzzava di sonno eterno.
Il Consiglio si fece muto. Nessuno più alzava la voce. Nessuno più batteva i
pugni sul tavolo di rovere.
Le piazze? Ancora dimenticate.
🪨 I sentieri? Lastricati solo di promesse.
🔨 I lavori?
Fantasmi di carta seppelliti nei cassetti delle torri comunali.
Gli orchi della burocrazia continuano a vigilare le porte del Nulla.
E la terza mossa del Sacro Programma…
🕯️ rimase solo
inchiostro su un volantino ingiallito dal tempo e dalla sfiducia.
🧙♂️ Parola del Cantastorie
Il vero pericolo per una valle non sono le
promesse mancate.
È quando anche chi doveva vigilare… si siede al banchetto del potere
e beve dallo stesso calice.
Popolo della Valle di Mezzo, ascoltate queste
parole:
🧭 non c’è
mappa che valga, se nessuno controlla la rotta.
📜 Non c’è
promessa utile, se nessuno la ricorda prima del voto.
E allora ricordate, viandanti:
leggete le pergamene. Leggete le mosse. E giudicate dai passi.

