Ho letto sul Giornale di Vicenza del 28 maggio 2025, che il Consiglio Comunale di Valdagno ha detto no alla proroga della concessione per la cava Grolla e Cengia.
Un no simbolico, sì, ma comunque chiaro.
E allora mi chiedo: perché lì si può dire no, e qui in Val d’Astico si tace sempre? 🤐
📍 Qui non si dice mai di no.
Anzi, si fa finta di niente.
Le cave avanzano, e di fronte a Valdastico sono già stati acquistati
terreni. Non dico che cominceranno domani, ma prima o poi
succederà. E chi oggi guarda dall’altra parte, domani sarà il primo a
lamentarsi.
Ma sarà troppo tardi. ⏳
🔇 Il silenzio regna sovrano.
Dalla politica locale, che da anni fa da spettatrice, alle persone che vivono nei luoghi più colpiti e non dicono una
parola.
Solo un grande, silenzio che tristezza.
🌱 A Valdagno almeno si discute.
Ci sono voti, sopralluoghi, pareri, anche se non vincolanti.
Si alza una voce.
Da noi invece si accetta tutto senza
battere ciglio.
E intanto aumentano i camion, la polvere, il rumore, i danni alle strade. 🚛
💭 Una riflessione amara.
Io continuo a scrivere, parlare, discutere. Ma sento la stanchezza.
E ancora di più sento il peso
dell’indifferenza.
È l’indifferenza che fa più male: quella che spegne tutto, che uccide la
speranza, che porta piano piano alla rassegnazione.
E forse, proprio su questo contano. 😔
gino