C’era una volta, nel cuore verde 🌿 di una montagna incantata, un popolo di piccoli gnomi 🧙♂️ custodi della terra, del vento e dell’acqua. Vivevano sereni coltivando un orto rigoglioso: melisse parlanti, cavolfiori danzanti 🥦, pomodori che cantavano al tramonto 🍅.
Ma ultimamente, qualcosa turbava la quiete della
Valle: un rumore sordo, lontano ma costante… TAC, TAC, TAC!
Era il cavatore 👷♂️, un omone con le mani
grosse e il sorriso furbo, che scavava senza sosta nella pancia della montagna
per prenderne i tesori. Diceva che lo faceva "per il bene di tutti",
ma intanto la montagna tossiva e i ruscelli piangevano fango 💧.
Un giorno, il cavatore arrivò dagli gnomi con
un carro pieno di mattoni di tufo.
— “Ehi gnomi! Ho sentito che il vostro orto è troppo unito... Se volete
dividere le colture, vi regalo questi bellissimi mattoni! Sono gratis, parola
mia!” 🧱
Gli gnomi, piccoli e operosi, si guardarono
stupiti. Gratis? Che generosità!
Ma proprio mentre stavano per accettare tutti
contenti, apparve il grande mago Gandalf ✨, con la barba bianca e gli
occhi di tempesta.
— “Attenti, piccoli custodi della montagna. Il cavatore non regala niente per
niente. Oggi vi offre mattoni, domani pretenderà rocce, spazi, permessi, e
magari persino il vostro silenzio. Ricordate: ogni dono nasconde una domanda.”
Gli gnomi allora si misero a pensare...
pensarono tutta la notte 🌙.
Al mattino, con grande gentilezza, accettarono
i mattoni.
Ma al posto di usarli per separare l’orto, costruirono con essi una panchina 🪑.
Una lunga panchina di comunità, dove ogni
giorno si sedevano i bambini della valle a leggere 📚,
parlare, fare domande.
Domande vere. Domande scomode. Domande
libere.
Il cavatore, che passava di lì con la ruspa,
iniziò a sudare 😓.
Perché capì che con quegli gnomi non si
poteva più barattare il futuro con un mucchio di mattoni.
—
✏️
L’ispirazione per questa fiaba mi è venuta
leggendo un post sulla pagina Facebook del “Nido degli Gnomi” di Valdastico,
datato 19 giugno. Parlavano con gratitudine di alcuni mattoni di tufo ricevuti
per delimitare l’orto curato insieme ai bambini e ai loro nonni. 🌱
Da lì, la storia ha preso vita da sola.
Gino
🧙♂️ Questa è solo una storia inventata, una fiaba come quelle che si raccontano ai bambini. Se qualcuno ci si riconosce... è solo fantasia o forse una coincidenza!