"Se l’esempio vacilla, il futuro traballa"

 


Ci sono notizie che fanno rumore non per la gravità del fatto in sé, ma per il protagonista. Un normale controllo stradale, un etilometro che dice la verità meglio di qualsiasi parola 🍷, e un comandante della polizia locale che si vede ritirare la patente. Succede a Cento, ma potrebbe succedere ovunque.

In un momento storico in cui le comunità fanno fatica a tenere alto il morale 😞, dove ogni bar è un confessionale di lamentele e rassegnazione , i cattivi esempi sono l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno.
E invece, eccoli lì: figure pubbliche che, invece di essere fari, diventano ombre
🌫️. Approfittano del ruolo, indossano divise come fossero scudi d’impunità, pensando di poter sempre rientrare in carreggiata con una pacca sulle spalle e una risata al bar.

La verità è che servono buoni maestri 👨‍🏫👩‍🏫. Gente che prende sul serio il proprio ruolo, non solo quando firma ordinanze o fa presenza alle cerimonie, ma anche quando nessuno guarda 👀.

C'è chi indossa una divisa anche fuori servizio, e magari la considera una giustificazione invece che una responsabilità. Chi è incaricato di far rispettare le regole, ma a volte ne dimentica il peso.

Non è moralismo, è esigenza civile. Se vogliamo che i giovani crescano con l’idea che le regole valgono per tutti 👶👧🧒, qualcuno dovrà pur cominciare a rispettarle davvero. A partire da chi ha giurato di farlo.

E forse sono io che sbaglio, o semplicemente invecchio 🧓. Ma più passa il tempo, più mi accorgo di quanto sia raro — e vitale — trovare qualcuno che tenga la schiena dritta anche quando nessuno guarda.
Di cattivi maestri ne ho visti fin troppi.
Di buoni esempi, ne sento il bisogno come l’aria
🌬️.

gino