Chiudere ViviValdastico è stato un colpo al cuore. A gennaio 2024 ho formalmente concluso l’attività dell’associazione di cui ero presidente, recandomi all’Agenzia delle Entrate di Bassano per formalizzare legalmente la chiusura. Una decisione sofferta, ma inevitabile, resa ancora più dolorosa dall’indifferenza dell’amministrazione comunale, che non ha mai dimostrato interesse per il nostro lavoro.
L’associazione aveva promosso molti eventi significativi per il territorio: il Valdastico Film Festival, Valdart con i suoi murales 🎨, presentazioni di libri in collaborazione con La Seconda Editrice 📚 la creazione di un sito internet ViviValdastico che ancora oggi funge da ufficio informazioni per la valle 🌄, visitato e apprezzato da molti la Big Bench e molto altro. Tutto questo è stato realizzato senza campanilismi e, spesso, con risorse limitate 💪, ma con tanta passione da parte di tutti noi.
A settembre 2024, un giornalista del Giornale di Vicenza mi ha contattato per un’intervista sulle motivazioni della chiusura. Ho accettato, dicendo ciò che pensavo. L’articolo pubblicato ha riportato anche il commento del nostro sindaco, che ha espresso parole sprezzanti nei confronti di ViviValdastico. Dichiarare che sia “meglio così” dopo la chiusura dell’associazione, o dire che “se chiudono questa associazione che per me non ha fatto nulla per il paese, ne sono pienamente felice”, non è solo ingiusto, ma anche offensivo verso il lavoro volontario svolto da tanti. 😢
È importante ricordare che nel programma elettorale del lontano 2019 l’attuale amministrazione, al punto 2, si impegnava a garantire la continuità delle associazioni come elemento essenziale per la promozione e la valorizzazione della valle.
Pochi giorni fa, leggo con amarezza che il Comune ha stanziato 150 mila euro per le due Pro Loco e un comitato. La scelta è stata giustificata come un modo per investire nelle tradizioni locali e promuovere eventi di richiamo.
ViviValdastico non ha mai puntato su pranzi, cene o feste 🍽️ per finanziarsi, ma sull’arte e sulla cultura, con un forte impegno volontario. È triste vedere che una scelta politica possa influenzare così tanto la distribuzione dei fondi, come se il valore culturale non contasse se non si è “dalla parte giusta”. 😞
La politica dovrebbe unire, non dividere. Auspico che in futuro le amministrazioni sostengano tutte le realtà che lavorano per il territorio, senza distinzioni di schieramento. La bellezza di Valdastico merita che ogni voce sia ascoltata. 🌱
Ad oggi, a un anno dalle elezioni, l’opposizione non ha ancora dato segni di vita. In un paese che si sta spopolando 🏡, ci sarebbe bisogno di una voce critica e costruttiva.
Gino