C’è una via, in ogni paese, che non fa più notizia, ma muore piano.
Una via sepolta sotto reti da letto, vecchie
sedie, plastica vintage e ricordi in decomposizione.
Non è colpa di nessuno, si dice.
O forse è colpa di tutti: di chi non guarda, di chi non denuncia.
L’odore passa inosservato, il degrado pure.
“Non si può dire nulla, sennò ti querelano.”
“Eh, ma quello è terreno privato…”
“Guarda che poi si offendono!”
Intanto il paese cade a pezzi — ma con molta
educazione.
Il verde cresce, ma solo nelle crepe.
Il turismo morde e fugge.
E l’amministrazione… guarda altrove.
Sarà che ci sono cresciuto, in queste strade.
C’era un cinema: proiettavano Maciste contro Roma, e accanto a me
russava il mitico Koscri Claudio, come un trattore in folle.
C’era un sentiero che portava ai slisseghi,
alla chiesa, al mio impiego da chierichetto a tempo pieno con Gianni,
Antonuccio e Ulindo.
Anni di servizio talmente devoti che una minima pensioncina INPS non mi
dispiacerebbe.
Poi, come spesso accade, si cresce.
I luoghi si rimpiccioliscono, si degradano.
E certe vie hanno deciso di non restare indietro: hanno abbracciato il degrado
con passione.
Non starò a descrivervele.
Se siete nostalgici (o masochisti), fatevi una passeggiata.
Io da figlio di questo paese non mi abituo al brutto.
Non voglio far finta di niente.
E continuerò a scriverne.
Perché la bellezza di un paese è una responsabilità.
Nota per i
nostri amministratori
Spero vivamente che qualcuno di voi, un giorno
non troppo lontano, decida di fare una passeggiata in una
qualsiasi delle nostre vie dimenticate.
Non serve molto: bastano due occhi , un po’ di attenzione e magari un
minimo di amor proprio ❤️ per il paese che amministrate.
Evito di mandare una PEC di segnalazione, tanto so già com’è: casella postale piena , nessuna risposta .
Insomma, fatevi un giro. Ma occhio a dove mettete i piedi.
📌 Promesse
scritte (e dimenticate)
E già che ci siete, rileggete anche il punto 3 del vostro programma elettorale del lontano 2019 (tanto per non dimenticare), dove si parlava di:
“…privilegiando la ristrutturazione degli edifici pubblici già esistenti e conseguendone una loro riqualificazione e destinazione…”
Parole che oggi suonano come un’eco lontana o una
promessa rimasta sulla carta.
Gino
“Le opinioni espresse sono personali e si riferiscono a situazioni di degrado osservate in forma generale. Ogni riferimento a persone o luoghi è puramente casuale.”