Montegalda vs Valdastico: Due storie di cave, due destini opposti

 


Leggendo sul Giornale di Vicenza del 20/01/2025 la notizia che il Comune di Montegalda ha avuto la meglio sulla Regione bloccando l'apertura di una cava, non posso fare a meno di confrontare questa amministrazione virtuosa con quella del nostro Comune. A Montegalda hanno avuto il coraggio di opporsi per tutelare il territorio e il benessere dei cittadini. Hanno combattuto per anni e sono riusciti a fermare un progetto che avrebbe portato polveri, rumori e danni ambientali.

E noi? La cava Valdastico è stata accettata dalle amministrazioni passate e presenti, ma il prezzo che stiamo pagando come cittadini è molto alto: camion che percorrono le nostre strade, polveri che peggiorano la qualità dell'aria, rumori incessanti e persino crolli che portano alla chiusura della provinciale.

E non è tutto. L'altra mattina, tornando alle 6.30 dall'aeroporto di Venezia dopo un viaggio di lavoro, ho vissuto l'ennesimo episodio che dimostra quanto la situazione sia pericolosa. Due camion della cava mi si sono incollati da Arsiero fino a Ponte Maso, a pochi centimetri dalla mia auto, senza il minimo rispetto della distanza di sicurezza. Un comportamento che mette in pericolo non solo me, ma chiunque percorra queste strade. E non è la prima volta che succede.

La Val d'Astico merita davvero tutto questo? Non abbiamo già dato abbastanza nel corso della nostra storia? E, soprattutto, ci siamo mai chiesti quali siano stati i veri benefici per la comunità? Quanto il nostro territorio ha guadagnato rispetto a ciò che ha perso?

Purtroppo, temo che questo sarà l’ennesimo mio appello inascoltato da parte dell’amministrazione. Se tutti noi continuiamo a stare zitti, questa situazione andrà avanti così, senza cambiamenti. È ora di far sentire la nostra voce!

 

gino