4 ottobre 2013

Camminando attraverso i Monti Pallidi: le Dolomiti


Ciao a tutti, miei cari amici del blog di Gino,

alcuni di voi, affezionati lettori del blog, un giorno mi hanno permesso,  passandomi interessanti opuscoli e libretti, di entrare in un mondo che ho scoperto di non conoscere abbastanza, un mondo particolarmente importante da diventare patrimonio mondiale dell’Unesco, quello delle Dolomiti.
Che cosa ho fatto quindi, ho iniziato a leggere e con l’aiuto di una cartina geografica ho cominciato a camminare idealmente tra questi gruppi montuosi .
Camminare però è bello farlo in compagnia e allora mie cari blog-amici,iniziamo questo viaggio assieme!!!
Ma prima … un po’ di notizie generali …
Le Dolomiti, dette anche Monti Pallidi, sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane, comprese tra le province di Belluno, (sul cui territorio sono situati la maggior parte dei gruppi dolomitici), Bolzano, Trento, Udine e Pordenone.
Le Dolomiti prendono il nome dal naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801) che per primo studiò il particolare tipo di roccia predominante nella regione, battezzata in suo onore dolomia, costituita principalmente dal minerale dolomite (MgCa(CO3)2) ovvero carbonato doppio di calcio e magnesio.
Il 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale grazie alla loro bellezza e unicità paesaggistica e all’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico.
Leggiamo assieme la lettera di Reinhold Messner a supporto della candidatura a questo importante riconoscimento: “Sono cresciuto nelle Dolomiti e, dopo mille e più spedizioni alpinistiche nella mia terra, sono stato in tutte le montagne del mondo. La mia conclusione è la seguente: nessuna montagna può competere in bellezza con le Dolomiti. Le Dolomiti sono inconfondibili: nella loro varietà di forme, nella geologia e soprattutto nell’aspetto del paesaggio, che vive nel contrasto tra pascoli che si stendono in orizzontale e formazione rocciose che si sviluppano in verticale. E come lo è per me, anche per molti altri esperti il paesaggio di roccia fra il Brenta e Udine, fra il Putia e Pordenone è il più bello del mondo …”
La bellezza delle Dolomiti deriva da una varietà di spettacolari conformazioni verticali – come pinnacoli, guglie e torri – che contrastano con superfici orizzontali – come cenge, balze e altipiani – e che s’innalzano bruscamente da estesi depositi di falda detritica e rilievi dolci ed ondulati. La grande diversità di colorazioni è provocata dai contrasti di roccia nuda con i pascoli e le foreste. Queste montagne s’innalzano in picchi interposti a gole, rimanendo isolati in alcuni luoghi o formando sconfinati panorami in altri. Alcune scogliere rocciose si ergono per più di 1.500 metri e sono fra le più alte pareti calcaree al mondo.
Lo scenario caratteristico delle Dolomiti è divenuto l’archetipo del “paesaggio dolomitico”. I pionieri della geologia sono stati i primi ad essere catturati dalla bellezza di queste montagne: i loro scritti e le successive opere pittoriche e fotografiche, evidenziarono ulteriormente lo straordinario fascino estetico di tutto il bene. Dal punto di vista geomorfologico le Dolomiti sono di rilievo internazionale, come il sito classico dello sviluppo delle montagne in rocce dolomitiche. L’area mostra un’ampia gamma di morfologie connesse all’erosione, al diastrofismo e alla glaciazione. La quantità e la concentrazione di formazioni carbonitiche estremamente varie è straordinaria in contesto globale ed include cime, torri, pinnacoli e alcune delle pareti verticali più alte del mondo.
Nel Red Book di John Murray del 1837, (la prima guida di viaggio nelle Dolomiti in lingua inglese), si utilizza l’aggettivo – sublime – per definire il paesaggio dolomitico: “Nell’insieme esse conferiscono al paesaggio un’aria di originalità e di sublime grandiosità che può essere compiutamente apprezzata solo da chi le ha viste ”.
In questo viaggio virtuale incontreremo tutti i gruppi dolomitici e tramite le foto ne vedremo la loro bellezza.

Romina

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