12 aprile 2013

E' arrivata la primavera


Chi incontriamo oggi nel nostro prato? Il fiore piu' semplice: la margherita ovvero il Chrysanthemum leucanthemum.
E' un'erba perenne, a fusto semplice, alto sino a 80 cm.
Le foglie sono obovato-cuneate o spatolate, e a margine dentato; le inferiori picciolate, le superiori sessili. I fiori, posti in capolini all'estremità del fusto, sono ligulati ( i periferici ) o tubolosi (quelli centrali ). La pianta è diffusa un pò ovunque: nei prati falciati, nei luoghi erbosi, nei campi. Dalla base del massiccio altopianese, sale sino a 1.900 m colonizzando anche gli arbusteti alpini.
La Margherita è dotata di proprieta' tossifughe, antispasmodiche ed astringenti.
Con i fiori centrali essicati del capolino ( i gialli ) si preparava una tintura, che veniva impiegata per curare le artriti e l'artrosi. Allo scopo, si ponevano a macero in un litro d'alcol etilico due manciate di fiori, dopodichè si esponeva al sole per 8 giorni, trascorsi i quali il preparato era pronto per essere utilizzato in compresse sulle zone colpite da artriti deformanti od artrosi.
Universalmente noto è poi l'uso di sfogliare "petalo a petalo" il bel capolino, per avere una risposta all'interrogativo: "m'ama, non m'ama?"


Fonte: " Le piante medicinali dell' Altopiano di Asiago " di Antonio Cantele.

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