Parole .. parole .. parole ..
E' vero, siamo invasi dalle parole, soprattutto in questo tempo di falsi miti, quali la ricchezza, il potere, l'avere.
Sono
parole che hanno acquisito un valore incontrollabile, capaci di creare
confusione, di destabilizzare, di dire e contraddire nello stesso tempo,
parole di cui quotidianamente ci cibiamo, che ci sostengono, che ci
travolgono con la loro irruenza, che ci obbligano a tenere determinati
comportamenti.
Parole spesso ingannevoli, che tradiscono, che
invitano allo sperpero spremendoci fino all'ultima goccia, che ci
lusingano, che ci feriscono.
Parole
che volano di bocca in bocca con una facilità estrema, e si ripetono, e
si gridano, parole che influenzano le nostre scelte, spesso pronunciate
sulla base di equivoci, di incertezze, di teorie approssimative. E poi
vi sono le parole dell'inquietudine, che iniettano paura nello spirito
dell'uomo, sempre più insicuro del suo tempo e della sua storia, parole
cieche e incontrollate che instillano timore, quasi che esse, lucenti
faville dell'intelligenza umana, si facciano portatrici di oscurità.
Ecco .. noi abbiamo la"parola enigmistica", quella che si diletta con i
suoi "imbrogli" semantici e che a volte ci tiene svegli la notte,
nell'insonnia di una "chiave" crittografica o rebussistica che non
riusciamo a chiudere.
Così, mentre gli altri uccidono il mondo con
parole fraudolente, noi costruiamo il "nostro gioioso mondo" con parole
leggere, studiate ad arte, levigate nel loro senso o nei vari sensi che
possono assumere.
Certo noi enigmisti non abbiamo il potere di
cambiare il corso delle vicende umane, ma almeno la potestà di
costruirci un luogo, un mondo prediletto, in cui sono convintissima,
lasciatemelo dire, si può ancora "sognare".
E senza sogni cosa sarebbe questa nostra vita ?
Ecco vi ho spiegato questo "mio amore".
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