LUCHERINO
NOME SCIENTIFICO: Carduelis spinus
Ordine: Passeriformes Famiglia: Fringillidae
Maschio e femmina, nel Lucherino, sono ben differenziati: il primo si presenta con la fronte, la calotta ed il pizzetto di colore nero, assenti nella femmina. Altro segno distintivo è il lipocromo giallo maggiormente diffuso nella livrea degli individui di sesso maschile. I piccoli sono simili alle femmine ed assumono a muta ultimata la tipica colorazione adulta. Generalmente è lungo circa 10-12 centimetri.
Il Lucherino è diffuso in tutta Europa, ad eccezione delle estreme regioni del nord di Scandinavia e Islanda. Nel nord Africa migra durante la stagione fredda, così come nell’Europa del Sud e in Medio Oriente. Come tutti gli uccelli granivori si nutre di semi, con particolare preferenza per i semi oleosi, mentre i piccoli sono alimentati da entrambi i genitori a base di cibi vegetali e piccoli insetti.
La riproduzione inizia in aprile e il Lucherino generalmente nidifica in boschi di conifera. La cova è fatta dalla sola femmina che generalmente depone da un minimo di 3 ad un massimo di 5 uova, anche se non mancano le eccezioni di 6 o più uova. L'incubazione dura 12 giorni al termine dei quali avviene la schiusa. I piccoli sono alimentati da entrambi i genitori e raggiungono lo svezzamento intorno al 25° giorno di vita.
L’Italia rappresenta un vero crocevia per le rotte di migrazione del Lucherino in Europa. Il nostro Paese riceve uccelli provenienti dalle alte latitudini scandinave di Finlandia centrale, Svezia meridionale e Norvegia, fino a soggetti marcati a Sud in Spagna e Portogallo, e ad Est in aree continentali della Russia centrale. In Italia le ricatture si distribuiscono soprattutto nel Nord e centro. Gli spostamenti ricadono soprattutto nell’ambito dei 1.000-1.500 chilometri di percorrenza, ma troviamo uccelli che hanno volato per oltre 2.500 chilometri fino alle località di ricattura italiane.
Spesso a testa in giù, il Lucherino mostra straordinario equilibrio e prensilità delle zampe con le quali è bravo ad afferrare il cibo di cui è ghiotto. E' un uccello tendenzialmente molto longevo, giungendo sulla carta tranquillamente a superare i dieci anni di vita. È caratterizzato anche da una grande capacità di adattamento, che lo ha reso una specie molto richiesta dagli allevatori e oggetto, pertanto, di campagne di cattura. È tra le poche specie selvatiche che si riproduce senza problemi particolari anche in cattività.
fantastico Gino Sebastiani, che foto!! Da lasciarci gli occhi. Bravissimo.
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