4 agosto 2012

Andiamo a funghi: la "brisa"

Scultura su legno di Antonio Toldo 'Godi'
cm 60 x 38,5
"Alle prime luci dell'alba
nonno e nipote
hanno già riempito il cesto di brise ..."

Siete stati altrettanto fortunati?
Raccontateci le vostre esperienze di 'fungaroli'
in questa estate 2012 e ... perché no?
Inviate la foto della brisa più bella che avete trovato! 
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Il Boletus edulis (dal latino edulis, commestibile), volgarmente indicato come porcino o, dalle nostre parti, "brisa", è un fungo della famiglia delle Boletaceae ed è la specie più conosciuta della sezione Edules. La sua cuticola è separabile solo a lembi, liscia o rugosa, viscida e lucida con tempo umido, di colore dal giallo-marrone chiaro all'ocraceo o castano bianco o bianco-gallinaccio che volge al giallo verdiccio a maturità.  Il gambo del fungo è robusto, obeso, da gibboso a cilindrico, più attenuato all'apice, di colore biancastro o nocciola chiaro, con reticolo a maglie fini e oblunghe nel senso dell'asse. Il cappello è di colore marrone vellutato; i pori sono piccoli, rotondi e i tubuli, lunghi fino a 30 mm, sono molli, facilmente separabili dal cappello, liberi o arrotondati al gambo, bianchi, poi giallastri e infine verdastri. La "brisa" cresce nelle brughiere e nei boschi di querce, di castagni, di faggi e di conifere, durante i mesi caldi dell'estate fino all'autunno inoltrato. La sua produzione varia in relazione all'andamento stagionale: è contraria alla siccità e alle basse temperature. Il porcino di castagno o rovere è di migliore qualità, seguito dal porcino di abete e da quello di faggio. La commestibilità è eccellente ... come ben sappiamo! Ottima la resa anche quando viene essiccato. 

  Carla, ora aspettiamo la tua ricetta del risotto con le brise!

                                                                                                                   (wikipedia & paola)


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