11 maggio 2012

...La terza Joa...


...La terza  Joa...
(by Franco Mucchietto)

Dedica:

La via è stata dedicata da Simon Kehrer e Franco Mucchietto, al loro amico Walter Nones, morto durante l’ascensione del Cho Oyu il 4 ottobre 2010.
Walter e Simon, qualche anno prima, avevano aperto una via nuova sul Sojo di Mezzogiorno a San Pietro Valdastico, dedicandola all’amico Karl Unterkircher, precipitato in un crepaccio e deceduto, durante l’ascensione del Nanga Parbat, sotto gli occhi dei suoi compagni di cordata e amici, Walter e Simon, il 15 luglio 2008.

Descrizione
Avvicinamento (circa 30 minuti):

Scendendo da piazza Roma (Piazza della Chiesa), lungo la Via Regina Margherita, Via  principale del Paese, dopo circa 50m, imboccare Via Giare, una piccola stradina sulla destra, che s’inerpica ripidamente verso il monte. Lasciando l’ultima casa sulla sinistra, si arriva a un ponticello, prima dello stesso, attraversare un campo sulla destra e imboccare il sentiero, che porta ai muraglioni e alle tre Jóe.                                                                                                                                                   Le tre Jóe, sono i tre Soji a sbalzo, che si allacciano all’estremità Sud del Sojo di Mezzogiorno che è la parte Ovest terminale del Monte Simon, strapiombante sul paese di S. Pietro Valdastico.
Seguire il sentiero e dopo circa 500m, lasciarlo per proseguire su una deviazione  a tornante sinistro e arrivare al Capitello votivo, in cima alla prima Jóa.
Lasciare il Capitello sulla sinistra e proseguire su tracce di sentiero, lungo la cresta della seconda Jóa fino alla sua sommità, da dove si diparte un accennato sentiero sulla sinistra, che imbocca la prima cengia visibile, che attraversa sopra la base, tutta la terza Jóa.
Percorrere quasi tutta la cengia dove, verso la fine, inizia la via di arrampicata.

La Via (1,5 – 2 ore):

Partire in verticale, su rocce semicoperte di erba e cespugli (attenzione), fino ad arrivare alla seconda cengia erbosa e alberata; ripartire in verticale, arrivando in cima a uno spuntone definito “il Pulpito”, da dove si dominano i muraglioni di contenimento dei ghiaioni e il Paese sottostante.
Proseguire in arrampicata verticale verso destra, affrontando un immediato (VI) per arrivare sotto una prima placca nera.                                                                                                                              Superare la stessa in verticale (VII), proseguendo leggermente verso destra, affrontando una successiva placca nerastra (VII+).                                                                                                   Continuare in verticale leggermente a destra, fin sotto un’altra placca nera (VII), che precede un mugo, utilizzabile anche come ancoraggio.                                                                                                Proseguire l’arrampicata in verticale, un po’ a sinistra e poi a destra, su una parte nerastra (IV / -V ) di roccia discreta ma sporca, con qualche sasso mobile (attenzione), per affrontare poi, una placca nera molto difficile (VIII), che porta alla terza cengia della Jóa.                                                                                                                                                    Questa anticipa la testa finale della Jóa, sulla cengia è possibile un ancoraggio su uno spuntone di roccia.
Lasciare la cengia finale in verticale leggermente a sinistra, lungo la testa della Jóa,  tra le due fessure visibili, fino alla cima V+ e infine V.

Discesa (circa 30 minuti):

Percorrere tutta la cresta e scendere fino ad arrivare al Vajo tra il Sojo di Mezzogiorno e la terza Jóa; continuare la discesa lungo il bosco, leggermente sulla destra, a ritrovare le tracce di sentiero, che portano alla cresta della seconda Jóa e quindi fino alla prima Jóa, nei pressi del Capitello votivo.
Ripercorrere in discesa, il sentiero di collegamento con via Giare.

Chiodatura:

Sono stati utilizzati e lasciati, 3 Chiodi e 11 Spits inclusivi per la sicurezza nelle soste.

Parcheggio:

E’ possibile parcheggiare in Piazza Roma (Piazza della Chiesa) o nel parcheggio sottostante la Canonica di fronte all’imbocco con via Giare.

                                                                       By Franco Mucchietto



6 commenti:

  1. Veramente molto interessante.
    Da ripetere con altri sentieri, magari si invoglia la gente a venire!
    idea molto bella.

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  2. Condivido molto il mess. soprascritto.
    Sei stato molto esauriente,sono inoltre convinta che saresti una
    grande risorsa x questo tipo di progetto.
    Bravo e grazie Franco.Alla prossima.

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  3. Ciao Franco

    Grazie 1000 del tuo documento, sarà sicuramente necessario a quelli che dopo di te e Simon proveranno l'arrampicata della terza Joa, spero di tutto cuore siano in tanti.

    Quello che fai indica amore per il proprio paese, è in parte quello che noi del blog stiamo facendo, dare della speranza ad un paese in agonia. Io capisco che quello che stiamo facendo è una goccia in un deserto ma tante gocce fanno un fiume e avere speranza non costa niente...

    Passa a trovarmi ti aspetto Bye Jino

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  4. be stavolta son sensa parole no lo savevo che xe sta scala la terza joa e in piu'con dedica... che sia drio scaparme qualcosa? ciao a tutti PIERO vi

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  5. Gnente Piero...
    primi sintomi de l'età...
    torna a San Piero a respirare aria bona...
    te spetémo...
    un caro saluto da Gino e Carla

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  6. Complimenti, caro Muchio: con la discesa in campo dei migliori anche la Val d' Astico ce la può fare. Con amicizia e simpatia, Jenio

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