15 maggio 2012

In attesa del pranzo




Mi sono divertita a giocare fotografando particolari di una scultura di mio padre Antonio e ... ne è uscito questo collage!  
Sullo sfondo si intravedono il braccio del nonno (a sinistra), il volto seminascosto del nipote che rientra per  il pranzo (centro),  i mattoni del caminetto (a destra). In primo piano ho messo i singoli bassorilievi scolpiti a mano su legno di cirmolo e poi dipinti: si trovano in un’unica opera, ma ho preferito fotografarli separatamente per meglio coglierne i particolari. Hanno una misura variabile da pochi millimetri a circa venti  centimetri.
Il nonno è immortalato nel momento in cui i suoi occhi cedono al sonno, come si deduce dalla pipa, dagli occhiali e dal libro che stanno cadendo a terra. Dietro di lui, il nipote che rientra per il pranzo se ne accorge, piegato di lato con una mano appoggiata al caminetto. Davanti al focolare, la mamma mescola la polenta nel “caliéro” … Dopotutto, siamo in Veneto! Il monello di casa entra dalla finestra scostando la tenda, mentre sul pavimento il più piccolo gioca con le manine accanto al cesto della legna.

A voi il piacere di scoprire altri particolari di cui è ricca l'opera, come la minuscola sedia accostata al tavolo, che mi ricorda tanto le case delle bambole.



7 commenti:

  1. Bellissimi tutti i particolari ma ora sono incuriosita dall'opera completa.
    Ce la fai vedere?

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    1. Certo, lo farò al più presto!

      Mi dai il pretesto per svelare un aneddoto che mi riguarda. Ho intitolato il collage "In attesa del pranzo" perché volevo mettere in risalto come i singoli componenti della famiglia si preparavano a questo momento. Beh ... il nonno che dorme deve avermi "un po'" contagiata, perché quando sono tornata a Verona, dove abito, e ho scaricato le foto, mi sono accorta che mi mancava proprio quella dell'opera completa... ah ah!!

      Comunque sabato prossimo ho già in programma di tornare in montagna e la fotograferò intera: promesso!

      Grazie, Clara!

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  2. Grande Grande Grande Toni!!!
    Bellissima quest'opportunità di farci conoscere da vicino i suoi capolavori!!!
    Grazie Paola

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    1. Grazie di cuore per il tuo apprezzamento: mi fa tanto piacere perché so che avrebbe reso felice anche mio papà.

      Con affetto

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  3. Che creatività!,tutto ciò che è realizzato con le mani mi incoriuscise ,mi stupisce a volte persino mi emoziona.
    Grazie x averci dato questa opportunità.

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    1. Carissima Anto,

      Pensa che le mani di mio papà avevano lavorato per buona parte della vita i metalli o la pietra. Soltanto negli ultimi dieci-quindici anni aveva "scoperto" ll legno, in particolare il cirmolo, che è un legno tenerissimo.

      Chissà, forse perché con il passare degli anni era diventato lui stesso sempre più un tenerone ...

      Un abbraccio

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  4. Clara mi ha chiesto di pubblicare l'opera intera: per lei e chiunque desiderasse vederla ho caricato la foto alla pagina: www.paolatoldo.it/memories

    Grazie a tutti

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