Ordine: Passeriformi
Famiglia: Silvidi
Genere: Sylvia
Specie: Sylvia atricapilla
Nome Dialettale: Capanera
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Caratteristica
peculiare di questo grazioso uccellino è il canto melodioso, di poco inferiore,
per dolcezza, a quello dell'Usignolo. Il leggiadro aspetto completa degnamente
le qualità canore.
La
capinera (Sylvia atricapilla) è lunga circa 14 cm, il maschio ha una
colorazione grigio cenere chiaro con calotta nera mentre le femmine sono più
brune con calotta rosso ruggine. Il becco e le zampe sono sempre scure.
L'albinismo è raro: un esemplare di albino è conservato nel museo civico di La
Spezia. Non di rado si vedono dei soggetti con la gola gialla: questa
colorazione è artificiale, causata dal polline dei fiori di aloe.
In
autunno il maschio giovane presenta anche delle sfumature brune nel vertice. I
giovani hanno le parti superiori più fulve e le parti inferiori più giallastre.
Si differenzia dalla Bigia grossa e dall'Occhiocotto per il 'cappuccio' molto
ben delineato, che giunge fino all'occhio, e inoltre per l'assenza di qualsiasi
chiazza bianca sulle timoniere. La femmina si distingue dal beccafico per il
colore del vertice.
E'
un uccello vivace, timoroso, socievole e mite, spesso sta tra il fogliame di
alberi e cespugli, meno ritirato del beccafico. E’ raro vederlo saltellare sul
terreno con le zampe molto flesse. Il volo è in genere breve e ondulato.
Il
canto della Capinera ha inizio con la primavera ed emesso in sordina; con
l'avvicinarsi dell'epoca degli amori aumenta d'intensità sino a raggiungere la
sonorità piena. L'interpretazione varia da individuo a individuo. La voce
contiene una nota dura e brontolante: un tac-tac ripetuto rapidamente,
se allarmata, e anche un aspro ciarrrr. Anche un suiirr di
allarme e un lamentoso fiuu. Il canto è pieno di gorgheggi, molto
più ricco di frasi di quello del Beccafico, meno sostenuto, ma più forte verso
la fine.
Presente
in tutta l'Europa sino al 66° parallelo, nell'Africa nord-occidentale, in Asia
Minore, nel Caucaso, in Persia e in Palestina. Sverna nell'Europa meridionale e
in Africa.
In
Italia la capinera è diffusa ovunque, più numerosa nei mesi invernali, soprattutto
nel mezzogiorno e nelle isole..
Vive
nei boschi e nelle radure con fitto sottobosco di pruni e rovi, giardini,
boscaglie, siepi con alberi sempreverdi, ma anche nei frutteti e sulle vecchie
muraglie ammantate d'edera, negli orti e nei parchi.
In
Italia frequenta con una certa familiarità i luoghi abitati, ma preferisce
stabilirsi nei giardini con ricca vegetazione. Nell'Europa centrale si rinviene
anche nei boschi di conifere.
Solo
raramente scende sul terreno, dove si muove saltellando con impaccio. Non
compie mai lunghi voli se non all'epoca delle migrazioni.
La
cova avviene due volte all'anno, in maggio ed in giugno. Il nido, sempre
piccolo ed aggraziato, viene collocato nei cespugli fitti di sempreverdi, di
sambuco e di caprifoglio oppure nei boschi e nelle macchie spinose, comunque
sempre ben celato tra il verde.
la
femmina depone da 3 a 6 uova dal fondo color mattone o fulvo chiaro, offuscate
e chiazzate di marrone e cenere e con macchie scure. Sia il maschio che la
femmina covano per 13-15 giorni. Qualora la femmina dovesse morire, il maschio
procede da solo nell'allevamento della nidiata.
I
piccoli abbandonano il nido verso l'undicesimo giorno di vita ma continuano ad
essere imbeccati ancora per alcune settimane. Se la nidiata è minacciata, i
genitori ricorrono a un ingegnoso stratagemma: uno di essi si finge ferito
lasciandosi cadere a terra e agitandosi come se non potesse volare per
richiamare su di sé l'attenzione del predone, che verrà così sviato ed
allontanato.
Le
capinere si nutrono di ogni genere di insetti e larve, frutta, bacche e
granaglie ed eccezionalmente anche vermi. In primavera prediligono gli insetti
ed in mancanza di questi le bacche; in estate salgono al primo posto le bacche
ed i frutti. Nell'Europa meridionale sono ghiotte di arance e fichi.
(Verdecammino)
il canto non funziona
RispondiEliminaIo lo sento forte e chiaro.
RispondiEliminaBellissimo, uno dei più belli da ascoltare.
Aldo
Anch'io lo sento bene!
RispondiEliminaOra lo sento pure io. Meraviglioso
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